lunedì 1 luglio 2013

Prontuario per famiglie numerose in viaggio

8 pratici suggerimenti per superare le insidie di un viaggio in treno verso la Capitale e giungere confortevolmente a destinazione. 

1) Ostenta in modo teatrale la montagna di borse, zainetti, trolley, valigie e passeggini che stai trascinando con l’unica mano libera - perché tu sei una mamma marsupiale e devi tenere la neonata sempre in braccio. Se sei credibile nell'emettere suoni come uff! uff! oppure pant! pant!, almeno un extracomunitario che si commuova e che si offra di raccogliere i vasetti di omogeneizzato che hai seminato per la stazione, lo trovi. 

2) Mentre arranchi per il corridoio del treno e sai che devi attraversare sette carrozze per giungere al tuo posto, metti filosoficamente in conto che teste, gomiti, nasi e caviglie dei passeggeri verrano urtati in malo modo dai tuoi bagagli o dalle tue bambine. Non lasciare che gli sguardi di disapprovazione ti feriscano. 

3)  Se il treno è strapieno, usa la neonata come un rostro per farti largo tra la folla. A tale scopo, provvedi a che il suo pannolino non sia stato cambiato da molte ore e che sia perciò preceduta da un letale alone radioattivo. 

4) Se senti montare dentro un certo risentimento perché i quattro posti a sedere sono distribuiti in cinque carrozze diverse - e  questo perché tuo marito ha pensato bene di acquistare i biglietti all’ultimo momento - ricorda che è già qualcosa che siate finiti sullo stesso treno. Mostra dunque un volto sereno e rilassato, perché altrimenti Glenn se ne approfitta: le mogli ringhiose e rancorose sono le migliori alleate di Glenn. 

5) Tu e la neonata siete finite da sole nell’ultima carrozza. Lei è tutta fresca e pimpante, perché le esalazioni del suo pannolino hanno prodotto un curioso effetto lisergico sul suo ancor giovane sistema nervoso. Ti aspettano tre ore di viaggio. Non disperare e guardati attorno con attenzione. 

6) Stavolta sei stata fortunata! Anche le nonne viaggiano, e questa che si è seduta dietro di te ha tutta l’aria di non essere istriana. Ruota la neonata di 180° in modo che sia a favore di nonna viaggiatrice. Cambiale il pannolino mostrando tutta l’amorevole cura di cui sei capace e poi aspetta che le graziosissime lallazioni e le irresistibili pernacchiette della neonata facciano il loro effetto: quando la nonna sarà conquistata e morirà dalla voglia di prenderla in braccio per farla giocare, tu lanciagliela con prontezza e poi immergiti nella lettura di Vanity Fair o di altra rivista da viaggio. 

7) Goditi la tua mezzora di beatitudine perché presto tuo marito verrà a vedere come state e rimarrà scioccato dalla facilità con cui sbologni la sua creatura a degli estranei, potenziali portatori sani di virus sub-sahariani. Ti toccherà fingere di nuovo di essere una madre amorevole, almeno finché tuo marito non avrà riguadagnato il suo posto. 


8) Durante il viaggio, tuo marito è troppo preso a elaborare teorie e tattiche logistiche per potersi rendere effettivamente utile. È di vitale importanza ignorarlo il più possibile. Se non ci riesci, neutralizzalo dicendogli ogni tanto: che bella idea, caro! e poi fa’ esattamente il contrario.



Eccoli arrivati a destinazione. Roma, incredula, li accoglie fasciata nel suo vestito più bello. 
Solal e Ariane, mano nella mano, si avviano verso un tramonto imperiale. 

Dissolvenza. 

- Ariane?
- Sì, Solal? 
- Le bambine. 
- Uhmpf. Sono qui dietro. Le ho lasciate fuori dall’inquadratura perché mi rovinavano il finale romantico. 
- Dài. Inquadra anche loro. Vuoi forse fare piangere mia madre? 
- E va bene. Bambineeeee! All in... 

Tutti e cinque si avviano arrancando verso il tramonto imperiale, accompagnati dal cigolio del passeggino sgangherato. 

Dissolvenza. 

- Così è un finale patetico, Ariane. 
- Ma più realistico, non trovi? 

5 commenti:

  1. Hai colto proprio nel segno! Consigli molto utili che tutti dovrebbero seguire per superare alla grande i momenti critici!

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  2. "Se il treno è strapieno, usa la neonata come un rostro per farti largo tra la folla." Quanta tenerezza in queste parole...

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    1. Sì, è proprio così: tra me e la neonata c'è del tenero...

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  3. caspita...posso confermare che quando sei scesa dal taxi sembrava avessi fatto solo due isolati...bella come il sole...bella più della sposa ...la città eterna ti ringrazia...e non solo lei

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  4. Per definizione, non si può essere più belle della sposa! Tu quindi sei qualcuno che c'era quando sono scesa dal taxi? Uhm, è un indizio.

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