sabato 17 agosto 2013

LE 6 RICETTE "RINFRESCANTI" DI MIA MADRE

Sottotitolo: Una nonna che sa cosa vuol dire amare 

Quando il solleone è la tua norma climatica e non solo il titolo di un servizio estivo di Studio Aperto; quando i tuoi ritmi vitali si fanno intermittenti per il troppo sole e per l’affollamento dei bagni di casa; quando apri un armadio e ci trovi dentro una bambina; quando inciampi in un tappeto e ci trovi arrotolata dentro una bambina; quando svuoti la vasca da bagno e sul fondo rimangono le paperelle, i sassetti del mare e una bambina; e tutte queste bambine hanno fame; quando all’idea di metterti davanti ai fornelli un pezzo di te muore, ma sai che se non cucini tu l’intera famiglia è destinata a perire di consunzione; allora tu, una nonna che sa cosa vuol dire amare, ti alzi in piedi e annunci: 
- Ci vuole una delle mie ricette rinfrescanti. 

Le 6 ricette rinfrescanti di mia madre. 

1) Pasta al forno 

Mentre il forno si riscalda e le temperature della cucina diventano equatoriali, disponi la pasta a strati, alternandola con tutto ciò che offre il tuo frigo e/o la dispensa (meglio se stantio o appena scaduto). Poi friggi le melanzane. Senza la melanzana fritta, la tua pasta al forno sarebbe incongruente e monca. Ricorda: melanzana fritta; diffida delle versioni light grigliate. La frittura, infatti, oltre a esaltare le qualità organolettiche della melanzana, tempra le ghiandole sudorifere. 

2) Minestrone di fagioli 

I fagioli devono sobbollire a lungo; quando il tuo corpo si sarà assuefatto al gradevole tepore e il vapore acqueo avrà invaso la stanza, butta l’olio in padella e friggi le melanzane. 

3) Cotolette 

Non disperdere le forze con innumerevoli metodi di cottura: dai un tocco di elegante omogeneità al tuo pranzo. Mentre friggi le cotolette approfittane per friggere anche tutto il resto; friggi il primo, il contorno e poi anche la frutta. Se hai dimenticato di friggere le melanzane, fallo ora: nulla come l’olio esausto si addice alla cottura di questo imprescindibile ortaggio. 

4) Pizza 

Sei la regina degli impasti e dei lievitati; il forno acceso è per te un segno di confortante continuità: sei una donna che non ama le novità e l’uso del forno ti fa sentire sicura e protetta. Anche la melanzana fritta che preparerai per abbellire i tuoi tranci di pizza ti dirà che tutto va bene, che nulla ti minaccia e che la vita continua, nonostante tutto, a sorriderti. 

5) Insalata di riso 

La flora batterica intestinale e il colon irritato dei tuoi familiari richiedono a gran voce un piatto defatigante. Ti arrendi all’emergenza sanitaria e prepari una fresca insalata di riso. Senza friggerla. Mescoli gli ingredienti e abbondi con la maionese, mentre una lenta lacrima ti riga il volto e le melanzane occhieggiano malinconiche dalla cesta delle verdure. Ti metti a pensare ai momenti belli della tua vita, quando friggevi gli arancini e li servivi ai tuoi cari senza prima farli scolare sulla carta assorbente.

6) Brodo di pollo con la pastina 

Quando le temperature raggiungono il picco, allora è venuto il momento di tirare fuori il tuo asso nella manica: un bel pollo ruspante da fare a pezzi, schiaffare nella pignatta, corredare di verdure da brodo e poi fare andare e andare finché tutti i succhi e il grasso non verranno fuori. Guardati bene dallo schiumare il brodo. I tuoi commensali, grati, lo sorbiranno con i risoni e ristabiliranno l’equivalenza termica tra l’interno e l’esterno del corpo. Quando sudore e brodo evaporati avranno formato uno strato di condensa  spesso un dito sul soffitto, la tua impresa sarà giunta al termine. Il conforto del brodo di pollo caldo a Ferragosto farà il suo effetto e l’intera famiglia fluttuerà in uno stato di semi-coscienza post-prandiale per almeno sei ore. 
Quello è il momento in cui tu andrai finalmente a fare una doccia. 

Appendice 

Il pollo ruspante bollito non è stato interamente consumato? Lo prendi, lo metti sulla piastra accesa e lo abbrustolisci. Pollo bollito alla piastra. Sì. Ho detto p-o-l-l-o-b-o-l-l-i-t-o-a-l-l-a-p-i-a-s-t-r-a. La nonna che sa cosa vuol dire amare te lo serve a Ferragosto. 
Dopo il brodo. 

- Solal? 
- Sì, Ariane? 
- Ecco, l’ho fatto. 
- Cosa hai fatto? 
- Ho fatto outing. 
- No, pazza!
- Ho ammesso con mestizia il motivo per cui ogni anno ci lasci da sole a casa di mia madre e non ti fai vedere fino alla fine delle vacanze. 
- Non dirmi che hai parlato del brodo di pollo a Ferragosto! 
- Sì. 
- Anche delle melanzane fritte? 
- Sì. 
- Ariane, mia piccola Ariane. Adesso non potrai più farmi passare per una canaglia che abbandona senza motivo la famiglia durante le vacanze. 
- No. Ora tutti sapranno che si è trattato di legittima difesa. 
- Esattamente come tuo padre che se ne va in letargo quando arrivate voi. 
- Già. 
- Avrò un sacco di attestati di solidarietà e quella tua amica che mi ha preso a borsettate dovrà ricredersi sul mio conto. 
- Solal, le borsettate le hai prese per via di Glenn, la tua amante immaginaria.
- ... 
- ... 
- Mia suocera però non è immaginaria. 
- ... 
- Purtroppo. 
- Cosa hai detto Solal? 
- Nulla! 

8 commenti:

  1. da noi si usa inziare il pranzo con il brodo a tutte le feste mia suocera faceva la stracciatella in brodo,e chi non la mangiava era guai.la melamzana oltre che fritta mia madre la fa ripiena e inizia la mattina presto a friggere,la scusa "piacciono ad andrea"

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    1. Forse la melanzana è un ortaggio totemico per molte tribù!

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  2. L'importante è che queste melanzane non le debba friggere io. Poi, a me piacciono molo!

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  3. Ma quindi non sono l'unica ad essere stata allevata con insalata di riso condita da abbondante strato di maionese!

    In bocca al lupo per il brodo..

    Sofia (da Parigi)

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  4. Ariane, il tuo blog è FANTASTICO!!!

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