martedì 20 agosto 2013

E. R.

Sei comodamente stesa sul divano nella posa languida di Paolina Borghese e guardi affascinata la puntata di Clio Make up in cui lei mostra come replicare in poche, semplici mosse un trucco anni ’80 di Moira Orfei. Oppure sei chiusa in bagno e stai spalmando l’olio lipolitico sulle tue tristi trippe tremolanti; oppure stai aiutando tua sorella a strapparsi con la ceretta la foresta pluviale che si ritrova sui polpacci. O stai controllando per la 417esima volta se qualcuno per caso ha commentato il tuo ultimo post (no). 
All’improvviso, ti viene in mente che è da un po’ (cinque minuti? Un quarto d’ora? DI PIÙ?) che non vedi in giro la neonata. 
L’avevi lasciata a razzolare per terra da qualche parte. 
Fai uno scatto che neanche Usain Bolt ai blocchi di partenza, urlando il suo nome (della neonata), e cercandola in giro per casa. 

Fffiiiuh! Meno male. Eccola là. 
Stava soltanto: 

1) Infilandosi un cecio nella narice destra. 
2) Rimestando con la manina dentro la tazza del cesso. 
3) Masticando un pezzo di melanzana fritta che era finita sotto il divano la settimana scorsa. 
4) Facendo i suoi primi passetti nell’indifferenza generale. 
5) Cercando di telefonare a suo padre per farsi venire immediatamente a prendere, solo che il telefono non è un cordless e il filo della cornetta - però che sfiga - le si è attorcigliato intorno al collo. 
6) Sbattendo la testa contro un angolo acuto. 
7) Tentando di ipnotizzare un pomodorino guardandolo fisso e ripetendogli in maniera ossessiva “cocococo”. 
8) Leccando con gusto la suola delle tue infradito. 
9) Gattonando con decisione verso la tromba delle scale. 
10) Cercando di estrarre il braccino tenero tenero dalle fauci della sorella senza lasciarle tra i denti nemmeno un brandello di carne. 
11) Ingoiando manciate di terra dal vaso della pomelia; terra che, inspiegabilmente, sembra gradire più del filetto di platessa omogeneizzato. 
12) Spalancando i suoi occhioni sul mondo variopinto e brulicante di sorelle. No? Non stai osservando il mondo con gli occhi sgranati dalla meraviglia? E allora cosa stai facendo? Ah. La cacca. 

- Amore della mamma! Ma dov’eri finita, eh, farfallina? 
- Daddadà. 
- Cos’hai messo in bocca? Una briciolina di pane? Fammi vedere. 
- Ghegheghé. 
- Cos’è? Non è pane: è nera e gialla. Sputa! Sputa subito la vespa! SPUTA LA VESPA! 

13 commenti:

  1. Non essere triste qualcuno commenterà!

    Luigi

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    1. più che triste mi sento come la particella di sodio della pubblicità dell'acqua lete...

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  2. per favore, però, non uccidere qualcuna delle innumerevoli bambine presenti in casa, la tv del dolore non fa più audience.... come le repliche agostane di Rai 2 dell'Ispettore Derrick e simili.
    FD

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    1. Fidati di me, caro lettore, fidati...è tutto sotto controllo.

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  3. povera piccola,era da mettere su paperissima


    lori

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  4. Allora sappiamo come debellare il nido di vespe che è nascosto da qualche parte in terrazza....altro che anticriptogamici...ci vuole la neonata. ...Stefia

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  5. E cmq scrivi che ogni riferimento a cose o persone è del tutto e assolutamente casuale e soprattutto è un parto della tua fantasia, non dei tuoi lombi...certi tuoi post inventati sono x stomaci forti e coronarie d'acciaio!
    La tua più appassionata lettrice . Stefia.

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    1. Grazie appassionata lettrice, ma stai tranquilla: è ovvio che è tutto inventato! Pensi davvero che io guardi Clio Make up???

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  6. Ti mancano alcuni amici che fanno le tue veci!!!

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  7. E' vero, hai ragione....mica tua sorella è così pelosa!!! ;)
    S.

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  8. Ciao posso leggere il tuo blog??? ah no??? già l'ho fatto!!!

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    1. Rido!
      Non servono permessi speciali per leggere il mio blog. Solo una spiccata propensione per l'orrido.

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    2. Infatti per quello lo leggo!!! Scherzo! Fai ridere!!! Cioè, le tue storie! Ma oggi ne abbiamo 24 e asepttiamo con trepidazione le nuove avventure!

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